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I bandi come motore di crescita delle imprese


Bandi: puntare sui finanziamenti pubblici può sostenere le imprese in questo momento difficile, incrementando le operazioni e promuovendo le scelte in programma

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Saldo e stralcio

 

di Francesca Sassoli

Per avere accesso ai bandi è necessario iniziare dallo scrivere una proposta di accesso efficace che richiede strategia, precisione e attenzione ai dettagli. Ayming Italia Srl SB suggerisce le 6 regole d’oro per farlo.
Gli scenari geopolitici di questo periodo storico agitano i mercati e mettono in allarme le imprese che hanno in progetto investimenti, internazionalizzazioni, innovazioni digitali e sostenibili. Di fatto il quadro internazionale non consente di poter fare delle previsioni a lungo termine, vista l’instabilità delle scelte governative di alcuni Paesi, in grado di cambiare le carte in tavola dalla mattina al pomeriggio.
Puntare sui finanziamenti pubblici può sostenere le imprese in questo momento difficile, incrementando le operazioni, promuovendo le scelte in programma, ma lasciate per mesi nel cassetto. Vincere un bando significa dimostrare la visione e la capacità dell’impresa di creare un impatto. Per ottenerlo, è necessario iniziare dallo scrivere una proposta di accesso di successo che richiede strategia, precisione e attenzione ai dettagli.

I bandi un vantaggio strategico fondamentale

“Spesso si ha una sola possibilità per fare una buona prima impressione. Altrimenti si corre il rischio di sprecare sia l’opportunità di finanziamento che le risorse preziose dell’impresa. Che si tratti di promuovere tecnologie verdi o di consentire una crescita a lungo termine attraverso investimenti infrastrutturali, i bandi forniscono un vantaggio strategico fondamentale” spiega l’ingegnere Rossella Illiano, Head of Innovation Department di Ayming Italia Srl SB, società internazionale di servizi che ha sviluppato negli anni una consolidata esperienza sui bandi, regionali, nazionali ed europei.

“Il team internazionale Bandi di Ayming ha creato un documento per condividere gli elementi essenziali per la stesura di una richiesta di accesso a un bando ben fatta e per guidare le imprese attraverso le varie fasi dell’iter. Sono state quindi individuate sei regole d’oro per posizionare l’azienda come leader dell’innovazione. Ogni richiesta di ottenimento è un investimento per il futuro dell’impresa, un’occasione per affinare la strategia e rafforzare la fiducia degli stakeholder” sottolinea Illiano.

  1. DEFINIRE IL PIANO DI PROGETTO

A differenza di altre opportunità finanziarie, e indipendentemente dal Paese o dalla tipologia, i bandi possono essere ottenuti solo prima dell’inizio del progetto. Per questo motivo, è essenziale preparare con chiarezza un piano d’azione e una strategia dettagliati.

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“Il piano di progetto è la spina dorsale della richiesta di accesso: dimostra chiaramente che l’impresa ha la capacità e la visione per eseguire il progetto in modo efficace. Gli enti finanziatori vogliono vedere non solo quali sono gli obiettivi, ma anche come e quando si prevede il loro raggiungimento” spiega Illiano. Punto di attenzione: tenere conto del fatto che gli enti pubblici di finanziamento raramente coprono l’intero costo dell’investimento ma, piuttosto, una percentuale compresa tra il 15% e il 70% dei costi ammissibili.

“Durante la stesura del piano è necessario evidenziare anche i benefici attesi legati all’investimento e l’impatto che avrà sulla propria attività, il modo in cui migliorerà lo stato dell’arte o faciliterà la transizione energetica o la decarbonizzazione, i benefici economici locali, come ad esempio l’occupazione.” prosegue Illiano. “Non dimenticate di includere una descrizione del budget che spieghi ogni voce, dimostrando una pianificazione ponderata e una responsabilità fiscale”.

  1. ANALIZZARE L’ENTE FINANZIATORE E I REQUISITI DEI BANDI

Il secondo passo fondamentale per la preparazione di una domanda di accesso vincente consiste nell’esaminare a fondo l’ente finanziatore e nell’analizzare i requisiti richiesti dal bando. Una proposta di successo inizia con la comprensione delle priorità dell’ente emanatore, della sua missione e degli obiettivi specifici che intende raggiungere.

“Esaminate attentamente le linee guida del bando, i criteri di ammissibilità, i tempi e i requisiti della specifica opportunità di finanziamento. Non siate troppo rigidi con i parametri del vostro progetto se all’inizio non corrispondono completamente ai requisiti” suggerisce Illiano. “Gli enti finanziatori vogliono che le imprese dimostrino impegno nei confronti delle loro priorità. Se dovete attenervi al vostro piano originale, potete sempre discutere i dettagli della call specifica con le autorità competenti”.

Suggerimento: il quarto trimestre dell’anno è, di solito, il momento in cui le imprese si preparano per l’anno successivo: integrare strategicamente le potenziali opportunità di finanziamento sia nel business plan che nel retro plan vi permetterà di ottimizzare le risorse (tempo, budget, membri del team…) che saranno assegnate al progetto.

  1. PENSARE AL DI FUORI DEGLI SCHEMI DELLA TUA AZIENDA

Inserire intuizioni diverse, creare partnership dinamiche e disegnare una strategia di posizionamento differenziata può fare in modo che la richiesta di sovvenzione non solo si distinguerà, ma dimostrerà anche una visione strategica che gli enti finanziatori riterranno preziosa.
“In questo panorama di finanziamenti interconnessi e competitivi – consiglia Illiano – pensare fuori dagli schemi non è solo un vantaggio ma una necessità. Alcuni suggerimenti: guardate alla concorrenza o esaminate precedenti progetti di richiesta di successo che avevano obiettivi simili; includete membri di altri dipartimenti o di altri Paesi per fornire un’altra prospettiva sul vostro progetto; rivolgetevi a partner esterni specializzati per la revisione della vostra richiesta o per una consulenza in caso di necessità”.

  1. LAVORARE SUL RACCONTO

“Il successo di una richiesta di sovvenzione non si limita alla compilazione di moduli o al rispetto delle scadenze: si tratta di raccontare una storia che faccia la differenza” sottolinea Illiano.
“La vostra storia deve basarsi su ricerche e fatti e, allo stesso tempo, deve mostrare come il vostro progetto affronterà gli obiettivi principali che sono al centro dell’attenzione dell’ente finanziatore.

Allineare gli obiettivi di progetto con i valori e gli obiettivi strategici dell’ente finanziatore significa dimostrare che la vostra iniziativa non è solo un buon progetto, ma il progetto giusto per ottenere la sovvenzione. I finanziatori hanno obiettivi specifici da perseguire, che si tratti di promuovere l’innovazione, la sostenibilità o la crescita economica. Ricercando attentamente queste priorità e integrandole nella vostra proposta, potrete posizionare strategicamente il vostro progetto”.

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Per dimostrare in maniera efficace la capacità di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’ente finanziatore, le imprese devono infatti fornire prove chiare della loro competenza, esperienza e capacità di realizzare il progetto proposto. I finanziatori vogliono sapere che il loro investimento sarà utilizzato in modo efficace e che l’organizzazione dispone delle risorse, delle competenze e dell’infrastruttura operativa necessarie per ottenere i risultati promessi.

  1. GESTIRE INTERNAMENTE IL PROGETTO

“Fornite un piano chiaro e strutturato per la gestione del progetto dall’inizio alla fine. Questo dovrebbe includere tempistiche dettagliate, milestone e azioni specifiche da intraprendere in ogni fase” spiega Illiano.

“Suddividete il progetto in fasi gestibili, spiegando chi sarà responsabile di quali compiti e come saranno allocate le risorse. La nostra esperienza dimostra che presentare requisiti poco chiari o vaghi potrebbe non consentirvi di rispettare la scadenza perché i chiarimenti potrebbero arrivare troppo tardi. Gli enti finanziatori vogliono vedere che avete pensato agli aspetti operativi del progetto e che siete in grado di soddisfare i risultati attesi”.

Un piano di implementazione ben organizzato dimostra la capacità dell’organizzazione di rimanere in carreggiata e di gestire efficacemente potenziali rischi o insidie.

  1. SEGUIRE LA CANDIDATURA AI BANDI E MONITORARE IL PROCESSO

La presentazione della domanda non è la fine del viaggio. “Contattate l’ente finanziatore per confermare la ricezione e chiedere un riscontro, se possibile. Anche se la vostra candidatura non viene accolta, comprendere le ragioni alla base della decisione può aiutarvi a migliorare per le opportunità future” commenta Illiano. Le esperienze precedenti hanno dimostrato che alcuni progetti possono essere presentati con lievi modifiche per aumentare le possibilità di successo ai successivi bandi.

“In questa fase della proposta di sovvenzione, dovrete spiegare come seguire i progressi del programma. Dovete anche indicare i tempi necessari per la valutazione e chi la completerà, comprese le competenze specifiche o i prodotti necessari e il costo della fase di valutazione del progetto. Si tratta di una delle fasi più importanti nella stesura di una proposta di sovvenzione. Tutti gli enti finanziatori, infatti, cercano valutazioni e vogliono sapere se i programmi in cui hanno investito fanno la differenza” conclude Illiano

 

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