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i prezzi di elettricità e gas nel 2024-2025


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per le imprese

 

bollette energetiche
Immagine da Depositphotos

L’inverno 2024-2025 ha messo a dura prova il sistema energetico italiano, con prezzi di elettricità e gas naturale in rialzo a causa di dinamiche geopolitiche e domanda stagionale. Tuttavia, con l’arrivo della primavera, i dati indicano una graduale stabilizzazione, sostenuta da scorte abbondanti e dall’espansione delle rinnovabili. Qui analizziamo l’evoluzione dei costi energetici, i fattori sottostanti e le previsioni per i prossimi mesi

L’Italia ha attraversato un inverno energetico complesso, segnato da un’impennata dei prezzi di elettricità e gas naturale, riflesso di una congiuntura globale incerta e di una domanda stagionale sostenuta.

Per questo, il Governo italiano, con il Decreto-Legge 28 febbraio 2025, n. 19, entrato in vigore il 1° marzo, ha introdotto misure di sostegno urgenti per famiglie e imprese che comprendono un contributo per i cittadini con Isee inferiore a 25.000 euro e un fondo da 600 milioni di euro per supportare la transizione energetica nel settore industriale.

Con la chiusura della stagione termica ad aprile 2025, è ora possibile tracciare un bilancio dell’andamento dei mercati energetici e delineare quali saranno le prospettive per i mesi a venire, in un contesto che richiede un equilibrio tra resilienza economica e transizione ecologica.

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Elettricità: un inverno di rincari, una primavera di cauto ottimismo

Il Prezzo Unico Nazionale (Pun), indice di riferimento del mercato elettrico italiano, ha registrato un significativo aumento durante l’inverno 2024-2025. A gennaio, ha toccato una media di 139 €/MWh, segnando un incremento del 57,9% rispetto agli 88 €/MWh di febbraio 2024 (fonte Gme).

Questo balzo è stato in gran parte attribuibile alla dipendenza dal gas naturale – che copre il 41% della produzione elettrica nazionale – e alle tensioni geopolitiche, in particolare la scadenza dell’accordo di transito del gas tra Russia e Ucraina a fine 2024.

Tuttavia, con l’avanzare della stagione, i prezzi hanno mostrato segnali di attenuazione. A marzo 2025, il Pun si è assestato a 0,143 €/kWh, mentre ad aprile è sceso a 0,108 €/kWh (dato parziale al 16 aprile), riflettendo la riduzione della domanda post-inverno e l’incremento della produzione fotovoltaica.

Nel mercato tutelato, secondo l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), il prezzo medio per un cliente domestico tipo (3 kW, 2.700 kWh/anno) è stato di 0,138 €/kWh per il secondo trimestre 2025.

Nonostante questi segnali positivi, il Pun italiano rimane strutturalmente più elevato rispetto ad altri mercati europei – Germania (108 €/MWh), Francia (98 €/MWh), Spagna (111 €/MWh) a dicembre 2024 – un divario che continua a penalizzare la competitività delle imprese nazionali.

Gas naturale: tra volatilità e scorte robuste

Il mercato del gas naturale ha seguito una traiettoria simile, con il Punto di Scambio Virtuale (Psv) che ha raggiunto 0,509 €/Smc a dicembre 2024, un incremento del 5,6% rispetto a novembre (0,48 €/Smc).

L’aumento è stato guidato dalla domanda per il riscaldamento e da timori di approvvigionamenti limitati in Europa, sebbene l’Italia abbia beneficiato di una posizione più solida grazie a scorte riempite al 92% ad agosto 2024, ben oltre la media Ue del 90%.

A marzo 2025, il Psv è sceso a 0,482 €/Smc, e ad aprile ha raggiunto 0,396 €/Smc, un calo attribuibile alla fine della stagione termica e a una domanda ridotta. Tuttavia, l’intero 2024 ha visto una progressione al rialzo dei prezzi, con il Psv che è passato da 0,297 €/Smc a febbraio a 0,48 €/Smc a novembre (fonte Gme).

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Rincari energetici: quanto spenderanno i cittadini?

Le bollette domestiche hanno risentito di questa dinamica. Un consumatore tipo nel mercato tutelato ha speso circa 1.347 euro per il gas nel 2024, con proiezioni per il 2025 che indicano un aumento del 10%, portando la spesa a circa 1.482 euro, come riportato da Arera.

Nel mercato libero, uno studio di Facile.it stima un costo di 1.247 euro per luce e gas nei primi tre mesi del 2025, con un incremento del 18% rispetto al 2024, sebbene le tariffe del gas abbiano iniziato a contrarsi a marzo (-10%) e aprile (-7/8%).

Questa dinamica relativa al mercato energetico ha influenzato naturalmente i budget dei condomini. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di EnergyUp, azienda compartecipata da VeryFastPeople e Illumia, per quanto riguarda l’energia elettrica, il consumo medio per condominio è aumentato del 4% raggiungendo i 2.700 kWh/anno.

Rispetto alle previsioni di inizio stagione, che vedevano un aumento del mercato del 6%, i dati aggiornati indicano un incremento molto più marcato, pari al 20% rispetto all’inverno 2023/24, con un passaggio del Prezzo Unico Nazionale medio dai 107,49 €/MWh della scorsa stagione ai 129,52 €/MWh previsti per il 2024/25, con conseguente impatto diretto sulle bollette.

Per questo motivo, la spesa annuale per l’energia elettrica di un condominio tipo potrebbe aumentare del 16% rispetto all’anno scorso, passando da 1.120 a 1.300 euro. Questo rincaro risulta più elevato rispetto alle stime di ottobre 2024, che ipotizzavano un incremento del 9%.

Sul fronte del gas, a causa delle basse temperature, il consumo medio di un condominio tipo è cresciuto del 9% rispetto all’anno scorso, raggiungendo i 13.000 Smc/anno.

Mentre a inizio anno termico si prevedeva un aumento del mercato del 16%, ora si parla di un rincaro del 35%. L’indice Psv è passato dai 37,51 c€/Smc medi dello scorso anno ai 50,48 c€/Smc previsti per il 2024/25, con un impatto diretto sulle bollette.

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La spesa per il gas potrebbe aumentare del 36% rispetto all’anno precedente, passando da 10.790 a 14.690 euro. Anche in questo caso, le previsioni prevedevano un aumento più contenuto, pari all’11%.

Fattori di influenza: un intreccio di sfide globali e opportunità locali

Diversi elementi hanno modellato l’andamento dei prezzi energetici. La dipendenza dal gas naturale, sia per la produzione elettrica che per il riscaldamento, ha reso l’Italia vulnerabile alle fluttuazioni del mercato globale, esacerbate dalla fine del transito di gas russo attraverso l’Ucraina e dalle tensioni in Medio Oriente.

Tuttavia, la diversificazione delle fonti – con importazioni crescenti da Nord Africa, Azerbaigian e Gnl da Qatar e Stati Uniti – ha mitigato i rischi di approvvigionamento.

Un inverno relativamente mite ha contenuto la domanda rispetto alle previsioni, mentre le scorte abbondanti hanno garantito stabilità.

Sul fronte elettrico, l’espansione delle rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, sta iniziando a esercitare una pressione ribassista sui prezzi nelle ore diurne, sebbene l’intermittenza richieda investimenti in infrastrutture di rete.

Prospettive per il 2025: stabilizzazione con incognite

Le previsioni per i prossimi mesi indicano una graduale distensione dei prezzi. Per l’elettricità, il Pun dovrebbe oscillare tra 0,12 e 0,14 €/kWh (120-140 €/MWh) nella prima metà del 2025, sostenuto dalla riduzione della domanda estiva e dall’aumento della produzione solare.

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Per il gas, il Psv è atteso tra 0,40 e 0,50 €/Smc, salvo shock geopolitici o un incremento della domanda asiatica di Gnl, che potrebbe spingere i prezzi verso 0,55-0,60 €/Smc in scenari estremi (fonte Bloomberg Intelligence).

L’espansione delle rinnovabili e la robustezza delle scorte rappresentano fattori di ottimismo, ma la volatilità globale e la necessità di adeguamenti infrastrutturali richiedono vigilanza.

Per i consumatori, il monitoraggio delle tariffe del mercato libero, gli investimenti in efficienza energetica e l’adesione a comunità energetiche rinnovabili possono rappresentare strategie per mitigare l’impatto dei costi.

Un invito alla resilienza informata

L’inverno 2024-2025 ha ribadito la centralità dell’energia nel dibattito economico e ambientale italiano. Mentre i prezzi si stabilizzano con l’arrivo della primavera, la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e meno vulnerabile agli shock esterni rimane una sfida aperta.

Per professionisti, studenti e cittadini, comprendere queste dinamiche è essenziale per contribuire a un futuro energetico più equo e resiliente.

Crediti immagine: Depositphotos

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