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rinasce il borgo in Sicilia “teatro delle rovine”


Tra qualche anno sarà possibile dormire nell’antico borgo, fermarsi a mangiare, assistere a un concerto, uno spettacolo teatrale. La nuova vita del centro nel Belice

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Il Sud dimenticato del terremoto finalmente alla ribalta per nuovi progetti di rinascita. Programmi ambiziosi e articolati per la “rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici”, finanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito delle azioni del PNRR, il piano di investimenti e riforme approvato nel 2021 per rilanciare l’economia dopo la pandemia di Covid-19.

E nell’ambito di tale pianificazione, Poggioreale Antica, il borgo della Valle del Belice danneggiato dal sisma del 1968 assieme ad altri tredici centri, da ‘teatro delle rovine’ qual è oggi, tornerà presto ad animarsi di persone e attività.

Diversamente dagli altri Comuni del Belice quasi completamente distrutti, Poggioreale Antica è rimasta per gran parte intatta, e per questo costituisce la ‘fotografia’ di quello che era architettonicamente un borgo siciliano negli anni ’60, con il suo reticolo di vicoli, stradine, scalinate, e il ricco patrimonio di piazze, chiese, campanili, palazzi nobiliari e case di contadini.

A meno di due chilometri dal Cretto di Burri, nella Vecchia Gibellina, Poggioreale rappresenta con esso la ‘memoria viva’ di quella che è stata la tragedia del terremoto, ma sul suo destino il sindaco, Carmelo Palermo, ha le idee chiare e non intende arrendersi, anche alla luce delle risorse del PNRR per circa 1 milione e 600 mila euro, con i quali si potranno attuare interventi per lo sviluppo delle attività culturali e per l’avvio di nuove imprese.

«È la nostra sfida allo spopolamento che dà speranza ai giovani che qui vogliono costruire il proprio futuro», dice. E aggiunge: «Questo progetto innanzitutto sana una frattura con la comunità locale che potrà così riappropriarsi di luoghi che custodiscono la memoria della città. Non si può vivere solo di ricordi. Occorre osare. Poggioreale Antica diventa una prospettiva di crescita per le nuove generazioni. Sapremo onorare questa sfida».

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La Poggioreale Antica ha un fascino particolare, e per questo è stata il set di numerosi film, scelta da registi come Giuseppe Tornatore, Pasquale Scimeca, Ciprì& Maresco e, nell’ottobre del 2023 anche da Giancarlo Giannini, impegnato in Sicilia per il docufilm ‘Un viaggio per incontrare Mimì’, omaggio a 50 anni da ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’, l’indimenticabile pellicola di Lina Wertmüller.

Con l’impiego di ingenti risorse economiche sarà importante la ricaduta sperata sull’economia locale. Tra gli obiettivi in programma c’è l’attivazione di un percorso di visita in sicurezza dall’ingresso di Palazzo Agosta – lì dove sono in via di ultimazione i lavori di restauro conservativo sarà il punto di accoglienza ma anche la fucina per le attività culturali, dalle mostre alle conferenze – fino a Piazza Elimo, con un progetto di illuminazione artistica che consentirà le visite serali.

Un locale comunale a Piazza Elimo diventerà uno spazio di ‘co-working’ a disposizione della comunità locale dove ideare e sviluppare nuovi progetti e sarà istituito un “Osservatorio sul patrimonio culturale immateriale del territorio” tramite l’applicazione della metodologia REIL (Registro delle eredità immateriali di interesse locale) attivando un processo di ricerca e individuazione del ricco patrimonio culturale intangibile: tradizioni, conoscenze, pratiche religiose, saperi, ecc… Il primo cittadino ribadisce: «Poggioreale può diventare in Sicilia il progetto guida per il recupero dei borghi cosiddetti ‘fantasma’.

Stiamo lavorando su due fronti: da un lato il restauro e il recupero conservativo, e in tal senso va sottolineata la disponibilità di molti emigrati poggiorealesi in Australia a garantire risorse private; dall’altro, grazie per esempio a questo finanziamento del Pnrr, alla rianimazione di attività, culturali e commerciali, che producano reddito, e dunque opportunità di lavoro.

Tra qualche anno sarà possibile pernottare nell’antico borgo, fermarsi a mangiare, assistere a un concerto, uno spettacolo teatrale.

Poggioreale diventerà una tappa fondamentale di itinerari turistici che si snodano su tre province visto che noi confiniamo con Trapani, Palermo e Agrigento. Ai turisti dico: prima di andare a visitare il Cretto sarà obbligatoria la tappa a Poggioreale Antica; si comprenderà meglio cos’è stato il sisma, e come l’arte abbia trasformato la distruzione in rinascita».

Poggioreale Antica, in connessione con la Poggioreale Nuova (costruita dopo il terremoto a pochi chilometri dal vecchio borgo) farà da palcoscenico per un intervento, denominato “Crimisound” e rivolto ai giovani della locale comunità, che prevede concerti, spettacoli teatrali, mostre, festiva letterari.

In programma c’è l’attivazione di partenariati con enti pubblici e privati per il recupero dei vecchi immobili danneggiati dal sisma, e in tal senso il Comune ha già avviato una campagna di promozione con la comunità di emigrati in Australia; tra questi non sono pochi quelli che hanno manifestato il proposito di finanziare il restauro conservativo di alcuni immobili agevolando il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici promuovendo così l’albergo diffuso.

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È previsto anche il rilascio di due applicazioni gratuite per smartphone che consentiranno l’esplorazione delle risorse del territorio attraverso l’indicazione degli itinerari e il potenziamento dell’esperienza di visita.

A seguito di un percorso di incubazione, sarà attivata una ‘impresa di comunità’ per sviluppare attività culturali, sociali e turistiche legate alla valorizzazione di Poggioreale Antica e Poggioreale Nuova e la gestione dei risultati del progetto per favorire l’occupazione e contrastare lo spopolamento.

L’ambizioso progetto di riscatto sociale include anche l’adesione alla rete “Milleperiferie” e il coinvolgimento nei risultati del programma di cooperazione internazionale denominato ‘iHeritage’, che consentiranno di inserire Poggioreale nella rete nazionale dei centri connessi all’arte e all’architettura contemporanea.

«Quello che si vuole fare a Poggioreale è “memoria viva”, perché diventi luogo in cui la cultura rende la comunità partecipe di processi virtuosi. Il sogno – ha sempre detto il sindaco – è un progetto che ridoni vita al borgo abbandonato per riconnettere la comunità al suo centro antico e al suo immenso patrimonio storico e identitario sommerso, offrendo opportunità per rinnovare il sistema socio-economico locale e innescare processi di sviluppo».





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